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Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena


Incunaboli

A cura di Micaela Giglio, Mauro Mandrioli e Cecilia Venturi 

 

La collezione digitale

L’Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena conserva un ampio patrimonio librario sia moderno che antico, che comprende anche 36 incunaboli donati all’Accademia tra Ottocento e Novecento. Cinque incunaboli furono donati dal marchese Luigi Rangoni, presidente della Accademia dal 1814 al 1844, come parte di un ampio e prezioso lascito composto da oltre 5.400 volumi scientifici, letterari e d’arte e dal suo importante medagliere. Ben 16 incunaboli vennero invece donati a fine Ottocento dal marchese Giuseppe Campori, che in più occasioni donò all’Accademia modenese preziosi libri fornendo un contributo essenziale alla crescita della biblioteca accademica. Altri incunaboli arrivarono invece dall’Accademia atestina di belle arti e da donatori, di cui purtroppo si è persa memoria.

Seppure limitati per numero, gli incunaboli della Accademia, pubblicati tra il 1471 e il 1499, sono una eccellente attestazione della produzione libraria italiana e straniera della seconda metà del Quattrocento sia per struttura che per contenuti e, grazie agli ex libris, ci permettono di ricollegare queste opere non solo agli originari proprietari, ma anche alla storia della biblioteca accademica, che incarna il desiderio dei soci dell’Accademia di costruire una biblioteca ricca e che assicurasse la crescita non solo dell’Accademia, ma dell’intero patrimonio culturale della città di Modena. Da segnalare in particolare le miniature dell’incunabolo del poeta Giovanni Antonio Campano e il celebre e rarissimo Morgante di Luigi Pulci, oltre che le meravigliose tavole del Liber chronicarum di Hartmann Schedel.

 

Il progetto scientifico

La riproduzione digitale degli incunaboli dell’Accademia, già da tempo catalogati, è stata realizzata nel dicembre 2019 da Roberto Bini (“Il Bulino Edizioni d’arte”), sotto la direzione dell’allora presidentessa dell’Accademia, Paola Di Pietro. La metadatazione è stata realizzata in collaborazione con il Centro DHMoRe sulla scorta del catalogo a stampa preparato dalle dottoresse Micaela Giglio e Cecilia Venturi, su progetto del dottor Ernesto Milano (M. Giglio, C. Venturi, Catalogo degli incunaboli dell’Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Modena, saggio introduttivo di E. Milano, Modena, Artestampa – Bologna, IBC Regione Emilia-Romagna, 2014).

La digitalizzazione ha permesso di concludere il progetto che Ernesto Milano, presidente dell’Accademia e direttore della Biblioteca estense universitaria di Modena per numerosi anni, auspicava nell’introduzione del catalogo sopra citato degli incunaboli: «Dobbiamo far sì che la conoscenza diventi sempre il nostro fine quotidiano perseguibile attraverso i mezzi di informazione dai quali non possiamo e non dobbiamo essere sopraffatti, ma che dobbiamo necessariamente dominare».

 

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