Lettere di Battista Guarini
Criteri di trascrizione
Le lettere sono trascritte in ordine di lettura, quindi a partire dal destinatario (posto a tergo) e riportando in seguito il corpo del testo. In tal modo si riproduce la modalità di lettura tipica della littera clausa, nella quale solo il destinatario è leggibile senza rompere il sigillo e aprire la missiva.
Le abbreviazioni di certa interpretazione (es. “VS.” per “Vostra Signoria”) verranno sciolte senza essere segnalate a testo. Le parole abbreviate che si attestano in differenti vesti grafiche si scioglieranno con la forma maggiormente utilizzata negli autografi (ad es. si attesta sia “servitore” sia “servidore”, la seconda è più frequente, dunque l’abbreviazione “serre” verrà resa “servidore”).
Si conservano i seguenti tratti della grafia originale:
- “h” etimologiche e paraetimologiche (ad es. “huomo”, “hoggi”, “havere”)
- l’alternanza fra “e” ed “et”
- l’alternanza fra consonanti doppie e scempie (ad es. “beneficio” e “benefficio”)
- le oscillazioni del vocalismo fra toscano, latino e padano (ad es. “consegliare” e “consigliare”)
- le modalità di segmentazione delle parole (ad es. “sì come” invece di “siccome”)
Sono invece riportate allo standard dell’italiano corrente:
- le lettere maiuscole
- i segni di interpunzione
- i diacritici (apostrofi e accenti)
Simboli:
- […] = lacuna materiale
- [abc] = congettura
- [+++] = testo non leggibile
- (SC) = signum crucis
- (abc) = scioglimento di abbreviazione dubbia