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Biblioteca comunale “A. Panizzi” di Reggio Emilia


Cronache reggiane

A cura di Carlo Baja Guarienti (Codice DOI)

 

La collezione digitale

La collezione, in via di ampliamento, è costituita da una selezione di opere tratte dalla raccolta di cronache e annali della città di Reggio Emilia conservata dalla Biblioteca comunale “A. Panizzi” di Reggio Emilia: un patrimonio consistente in circa 180 manoscritti collocati in buona parte nel palchetto “C” del fondo Manoscritti Reggiani e nel fondo Turri.

I manoscritti della collezione, quasi tutti inediti, coprono la storia della città dalla fondazione alla fine del XVIII secolo.

 

Sono state finora digitalizzate e caricate su Lodovico 6 cronache manoscritte.

  • Le Croniche di Reggio Lepido originate secondo le vite dei suoi Vescovi, scritte da Fulvio Azzari e qui riprodotte in una copia di mano di Prospero Fantuzzi, ricostruiscono le vicende reggiane dalle origini fino al 1509.

  • Le Guerre civili della città di Reggio tra Bebij e Scaioli di Giambattista Bebbi coprono gli anni dal 1506 al 1523 e si concentrano in particolare sugli scontri fra la famiglia guelfa dei Bebbi e quella ghibellina degli Scaioli; il manoscritto, forse riconducibile alla mano dell’autore stesso, è tratto da una miscellanea settecentesca assemblata dal sacerdote Francesco Giuseppe Franchi.

  • La Narrativa dell’origine e stato degl’inquisitori, quali dalla fondatione di questa Inquisitione di Reggio hanno retto questo Santo Tribunale, scritta da Agostino Ricci, è incentrata sulla storia dell’istituzione inquisitoriale a Reggio dal 1508 al 1743.

  • La Continuazione dell’Istorie di Reggio di Fulvio Azzari dal 1510 al 1700 rappresenta, come illustrato dal titolo, la continuazione dell’opera di Azzari scritta da Giuseppe Pellicelli.

  • La Raccolta di varie cose della Città di Reggio e particolarmente delle Guerre civili, o parti Guelfe e ghibelline, con altre osservazioni intorno detta città; tolta fedele da un manoscritto, che di presente si conserva in casa del sig. Conte Cesare Ancini cittadini gravi da me D. Francesco Giuseppe Franchi copiato l'anno 1701 per trattenimento, scritta probabilmente da Cesare Ancini e ricopiata da Francesco Giuseppe Franchi, trae le notizie principalmente dal trecentesco Chronicon regiense di Pietro della Gazzata, dai cinquecenteschi Rerum regiensium libri octo di Guido Panciroli e delle Cronache di Reggio Lepido di Fulvio Azzari.

  • I due scritti di Bernardino Ruspaggiari continuano le Croniche di Reggio Lepido originate secondo le vite dei suoi Vescovi di Fulvio Azzari e la Continuazione dell’Istorie di Reggio di Fulvio Azzari dal 1510 al 1700 di Giuseppe Pellicelli.

 

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