Archivio capitolare della cattedrale di Piacenza
Diplomatico
A cura di Edoardo Manarini (Codice DOI)
La collezione digitale
Il fondo Diplomatico dell’Archivio capitolare della cattedrale di Piacenza conserva circa 5.000 pergamene riguardanti la vita politica, economica e patrimoniale della Chiesa piacentina e della città dal secolo VIII all’età moderna. Il nucleo più antico è costituito da un discreto numero di carte longobarde e di diplomi dei re d’Italia e degli imperatori, da privilegi pontifici e soprattutto da numerosi contratti privati di compravendita, di permuta, di livello e di enfiteusi con cittadini piacentini e con coltivatori della campagna.
La grande quantità di documentazione alto e pieno medievale custodita dalla chiesa sede dei vescovi cittadini contribuisce, insieme alla documentazione conservata dalla basilica di S. Antonino, a fare di Piacenza la seconda città in Europa per numero di pergamene medievali conservate, seconda dopo il caso ancor più eccezionale di Lucca.
La documentazione è conservata in cassette e cassettoni ed è organizzate in base alla tipologia di negozio giuridico trattato nelle pergamene.
Il progetto scientifico
Una prima campagna di digitalizzazione dell’archivio è stata compiuta dall’Institut de recherche et d’histoire des textes (IRHT), unità del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) francese, nell’ambito del progetto Repenser le Xe siècle au prisme des territoires: régulations et résistances dans une Europe en reformation (870-1000), sviluppato entro i programmi di ricerca coordinati dall’École française de Rome, e si è concentrata precipuamente sulle pergamene del secolo X.
Il partenariato istituito tra l’IRHT e il Centro DHMoRE ha permesso la condivisione delle immagini ad alta definizione, grazie alla comune adozione del protocollo IIIF, dal sito della Bibliothèque virtuelle des manuscrits médiévaux alla piattaforma Lodovico.
La metadatazione è stata condotta sulla scorta dei materiali preparatori all’edizione critica della documentazione piacentina del secolo X, prodotti dal professor François Bougard. Le poche pergamene già pubblicate in edizioni scientifiche moderne sono corredate del rimando bibliografico all’edizione di riferimento nel campo “Note libere”.
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