Fondazione Cariparma
Incisioni di Parmigianino
A cura dell’Ufficio Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma, responsabile Francesca Magri
La collezione digitale
Risale al 2006 l’acquisto, da parte di Fondazione Cariparma, di un “foglio”, unico e straordinario, che porta impresse contemporaneamente otto acqueforti originali di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino.
Genio inarrivabile nei campi della pittura e del disegno, lo fu altrettanto in quello dell’incisione all’acquaforte. Parmigianino fu infatti, se non l’inventore di questa tecnica, uno dei primissimi a sperimentarla con esiti davvero mirabili: primo, ad ogni modo, per aver fatto della stampa incisa per mezzo dell’acido un linguaggio del tutto autonomo.
Il periodo romano-bolognese di Parmigianino (1524-1530), durante il quale sperimentò e mise a punto la tecnica dell’acquaforte, è stato letto dalla critica come una fase legata ai suoi interessi alchemici e all’intuizione che solo la moltiplicazione dell’immagine ideata poteva promuovere a più largo raggio e far conoscere agli altri artisti le sue meravigliose soluzioni, oltre che alimentare un mercato antiquario in crescita e attratto, soprattutto, dai fogli incisi che ebbero i loro centri di massima diffusione tra Roma e Bologna. Come fecero moltissimi artisti, fra cui Raffaello, anche Parmigianino utilizzò questo strumento efficacissimo per diffondere le proprie creazioni.
La spontaneità, sicurezza di segno, dinamicità di linea che emana dai fogli incisi da lui stesso sono pari a quelle dei suoi disegni a matita, sanguigna e penna. Queste incisioni non erano percepite come riproduzioni, ma come vere e proprie opere d’arte da incorniciare o raccogliere in volume e mostrate per la loro nitidezza, precisione e plasticità, pur nella bicromia bianco-nero.
Pare infatti che questo grande foglio costituisse una delle pagine più importanti di un album, ormai incompleto, apparso sul mercato antiquario con il titolo Speculum Romanae magnificentiae ed edito a Roma nel 1575 a cura di Antonio Lafreri (1512-1577), editore e collezionista, albun che doveva contenere fogli di diversi incisori del Cinquecento.
Il progetto scientifico
La metadatazione delle incisioni è stata condotta da Nicoletta Moretti nel 2021, anche sulla scorta del catalogo a stampa della mostra “L’opera di Parmigianino incisore”, tenutasi a Parma nel giugno-luglio 2007.
Per ulteriori dettagli sulle incisioni si veda il catalogo digitale della Fondazione Cariparma.
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