Collegio Alberoni
Patrimonio storico-artistico
A cura di Lorenzo Principi
La collezione digitale
Il patrimonio di opere d’arte custodite presso il Collegio e Galleria Alberoni di Piacenza è nato grazie al cardinale Giulio Alberoni (1664-1752), una delle personalità più significative del panorama storico, culturale e politico del suo tempo, che fu uomo di mondo, abile politico, accorto diplomatico e benefattore ma anche appassionato collezionista. La maggior parte della raccolta ha sede nell’omonimo collegio, edificato per volontà dello stesso cardinale a partire dal 1732, ma una parte del patrimonio si conserva anche nella chiesa di S. Lazzaro (cappella maggiore del collegio-seminario) e nella galleria progettata a fine anni Cinquanta del secolo scorso e adiacente al collegio. Si contano oltre 300 pezzi tra dipinti, sculture, oreficerie, mobili, arazzi e paramenti sacri, di cui una settantina sono stati digitalizzati.
Il nucleo originale della raccolta è costituito da opere che rappresentano il gusto europeo del cardinale Alberoni e la sua carriera internazionale: non soltanto capolavori della pittura del Quattrocento (su tutti il Cristo alla colonna di Antonello da Messina e le due tavole di Jan Provoost) e arazzi fiamminghi, ma anche una selezione di dipinti di alcuni dei protagonisti del contesto artistico romano della fine del Seicento e del primo Settecento, tra cui Giovanni Paolo Panini, Sebastiano Conca e Placido Costanzi. Inoltre, nella chiesa di S. Lazzaro si conserva il grandioso sepolcro del cardinale, scolpito da Giovanni Antonio Cybei, scultore presso la corte del duca di Modena Francesco III d’Este.
Al nucleo principale nel corso del secondo Novecento, per volontà e interessamento di padre Giovanni Felice Rossi, direttore della galleria per circa quarant’anni, è stato aggiunto un numero considerevole di dipinti.
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