Centro documentazione donna di Modena | Fondazione Rangoni Machiavelli | Fondazione di Vignola | Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena
Progetto “Trasfor_MO”
Il progetto scientifico
Il progetto a rete “Trasfor_MO – Per una Trasformazione digitale del patrimonio culturale Modenese”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – PNRR Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi (TOCC) e realizzato in collaborazione con il Centro interdipartimentale di ricerca sulle digital humanities dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (DHMoRe), è un progetto finalizzato alla valorizzazione e disseminazione digitale integrata dei patrimoni culturali materiali di quattro istituti culturali privati della città di Modena e della sua provincia:
- Centro documentazione donna di Modena
- Fondazione Rangoni Machiavelli
- Fondazione di Vignola
- Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena
Ognuno dei quattro enti coinvolti ha elaborato un progetto di valorizzazione e disseminazione digitale di un segmento del proprio patrimonio che, seppur in sé coerente e funzionalmente autonomo, è nondimeno concepito per dialogare e integrarsi con quelli presentati dagli altri partner. I quattro progetti costituiscono pertanto altrettanti tasselli di un unico percorso, orientato a fornire una rappresentazione originale e innovativa della lunga storia del territorio modenese, nella sua ricchezza e varietà di attestazioni culturali.
- Apre il percorso, che si snoda secondo un ordine idealmente cronologico, il progetto della Fondazione di Vignola, che ha intrapreso una campagna di fruizione digitale in altissima risoluzione degli affreschi della cappella della Rocca di Vignola. Questo patrimonio culturale materiale, nella sua duplice dimensione artistica e architettonica, rimanda alla fase medievale e moderna della storia modenese (secc. XII-XVI), caratterizzata dall’esperienza comunale, dal forte incastellamento del territorio, dalle lotte tra guelfi e ghibellini e dal pervasivo fenomeno feudale, tutti aspetti di cui la Rocca, con la sua storia lunga e travagliata e la sua preziosa cappella, costituisce una notevole attestazione monumentale e artistica.
- Il progetto della Fondazione Rangoni Machiavelli ha digitalizzato una porzione del patrimonio documentario prodotto dalla famiglia Rangoni, consorteria nobiliare originaria di Modena che emerse a partire dal XIV secolo e si affermò nei secoli successivi come una delle principali famiglie aristocratiche del Ducato di Modena e Reggio Emilia, i cui membri servirono i duchi estensi come ministri e governatori fino alla caduta dello Stato preunitario nel 1859. Oltre a questo patrimonio, che permette di ripercorrere la vita politica e istituzionale del territorio modenese tra il XV e il XIX secolo, il progetto di valorizzazione digitale ha interessato anche l’archivio storico dell’Opera pia Rangoni, fondata dalla famiglia nel 1837 e di cui la Fondazione costituisce un’emanazione, archivio ricco di testimonianze sulla vita e l’attività religiosa e assistenziale nella Modena ottocentesca.
- Il terzo progetto, quello dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Modena, conduce al Novecento e alle lotte politiche che, dagli anni Venti in poi, segnarono profondamente il territorio modenese. Privilegiando la dimensione iconografica, il progetto ha digitalizzato una selezione dell’archivio fotografico della Federazione modenese del Partito comunista italiano e delle raccolte di fotografie e manifesti della Camera confederale del lavoro di Modena, un patrimonio di testimonianze visive di enorme ricchezza che permette di osservare in presa diretta le lotte sindacali dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Un secondo ramo del progetto ha inoltre digitalizzato e metadatato, preservandola così dall’inevitabile deperimento tecnologico, una selezione di audiocassette dell’Istituto storico, che contengono interviste di partigiani, internati militari e deportati relative alle loro esperienze personali durante la Seconda guerra mondiale, integrando così la dimensione orale a quella iconografica.
- Il percorso si conclude con il progetto del Centro documentazione donna di Modena, che si pone in continuità con quello dell’Istituto storico, sia per il periodo storico (la seconda metà del Novecento), sia per la tipologia del patrimonio interessato (fonti iconografiche e orali), ma che sposta il focus sul femminismo e sulle grandi lotte per i diritti civili, sociali e politici nell’Italia repubblicana. Il Centro ha infatti digitalizzato la propria fototeca, che documenta la nascita e lo sviluppo dell’associazionismo e dei movimenti femministi, nonché le biografie di singole donne con ruoli politici e sindacali, e la propria raccolta di fonti orali, che contengono circa 400 ore di interviste alle partigiane modenesi, alle donne elette nei primi consigli comunali democratici della provincia di Modena (1946-1960) e alle donne militanti e funzionarie dell’Unione donne in Italia (Udi) nei capoluoghi dell’Emilia-Romagna.
Le collezioni digitali
La documentazione digitalizzata nell’ambito delle varie sezioni del progetto “Trasfor_MO” è stata organizzata tematicamente in diverse collezioni digitali, così da mantenere la coerenza archivistica originale e consentire agli utenti di esplorarle in maniera verticale. Le varie collezioni digitali sono però strettamente interconnesse tra loro e possono essere consultate anche trasversalmente, passando da una all’altra servendosi delle parole-chiave e dei nomi di persona, ente e luogo indicizzati.
I materiali digitalizzati sono stati infatti metadatati secondo le norme previste dalla piattaforma Lodovico Media Library, grazie alle quali è possibile collegare ad ogni oggetto digitale non solo una descrizione fisica e contenutistica, ma anche le schede delle persone, degli enti e dei luoghi che hanno legami con esso, e riassumere tramite un ampio set di parole-chiave gli argomenti ed eventi che vi sono trattati.
Laddove previsto, la documentazione archivistica digitalizzata è stata inoltre inventariata mediante la Piattaforma regionale per la descrizione archivistica, e gli inventari così prodotti sono ora liberamente consultabile online in Archivi ER – Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna.
» Vai alla collezione digitale “Rocca di Vignola”
» Vai alla collezione digitale “Archivio Rangoni Machiavelli”
» Vai alla collezione digitale “Interviste ai deportati”
» Vai alla collezione digitale “Interviste ai partigiani”
» Vai alla collezione digitale “Raccolta fotografica del Partito comunista italiano di Modena”
» Vai alla collezione digitale “Raccolta fotografica della Camera confederale del lavoro di Modena”
» Vai alla collezione digitale “Raccolta dei manifesti della Camera confederale del lavoro di Modena”
» Vai alla collezione digitale “Archivio fotografico dell’Unione donne in Italia di Modena”
» Vai alla collezione digitale “Io c’ero. Memorie di donne protagoniste”